APPROVATO l' emendamento che facilita le TLC imponendo il 5G in modo ubiquitario e che mette in ginocchio i Comuni italiani: lo vogliamo davvero?
Un ulteriore regalo, non fossero stati finora abbastanza, alle compagnie di telecomunicazione.
L' emendamento (senatori di FdI, Liris e Nocco ) approvato ieri al Senato col Decreto Coesione tramite fiducia, dispone infatti che : “.....per gli interventi del Piano "Italia 5G" di realizzazione di nuove infrastrutture di rete idonee a fornire servizi radiomobili.... la localizzazione degli impianti nelle aree bianche oggetto dell'intervento è disposta, anche in deroga ai regolamenti comunali di cui all'articolo 8, comma 6, della legge 22 febbraio 2001, n. 36....”.
Fino ad ora, tutti gli interventi legislativi varati per velocizzare le realizzazione delle reti attraverso la semplificazione delle procedure autorizzative non hanno intaccato il principio che sta alla base della Legge Quadro (art. 8 c.6 lex 36/20021), ossia il fatto che il governo del territorio è prerogativa costituzionale dell’ente locale. I Comuni hanno avuto fino ad oggi la possibilità di dotarsi di strumenti regolatori quali la pianificazione per minimizzare l'esposizione della popolazione ricercando il corretto insediamento urbanistico degli impianti.
Così infatti recita infatti il c. 6 dell' art. 8 sopra citato (così sostituito dall'art. 38, comma 6, legge n. 120 del 2020: " I comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico, con esclusione della possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualsiasi tipologia e, in ogni caso, di incidere, anche in via indiretta o mediante provvedimenti contingibili e urgenti, sui limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, sui valori di attenzione e sugli obiettivi di qualità, riservati allo Stato ai sensi dell' articolo 4".
L'approvazione apre le porte alla totale liberalizzazione delle antenne in ogni parte del territorio italiano, anche qualora un comune si fosse dotato di strumenti regolatori ai sensi di legge, rappresentando un precedente pericoloso che potrebbe essere adottato non solo per le cosiddette "aree bianche" (ossia tutte le aree a fallimento di mercato: cioè anche in zone rurali con poche case sparse...), ma in generale per le installazioni e le riconfigurazioni delle stazioni radio base in tutte le città.
Questo scardina, di fatto, i principi del governo del territorio e le competenze degli enti locali va contro la nostra Carta costituzionale.
La deroga agli strumenti pianificatori a disposizione dei Comuni per cercare di contenere antenna selvaggia e minimizzare l'esposizione della popolazione, significa anche venir meno ai principi della Legge Quadro 36/01 in particolare al principio di precauzione ribadito all'art.1:a) assicurare la tutela della salute dei lavoratori, delle lavoratrici e della popolazione dagli effetti dell’esposizione a determinati livelli di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici ai sensi e nel rispetto dell’articolo 32 della Costituzione;b) promuovere la ricerca scientifica per la valutazione degli effetti a lungo termine e attivare misure di cautela da adottare in applicazione del principio di precauzione di cui all’articolo 174, paragrafo 2, del trattato istitutivo dell’Unione Europea;
c) assicurare la tutela dell’ambiente e del paesaggio e promuovere l’innovazione tecnologica e le azioni di risanamento volte a minimizzare l’intensità e gli effetti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici secondo le migliori tecnologie disponibili.Comitati, associazioni e cittadini che da anni si preoccupano degli effetti sulla salute delle radiofrequenze acclarati ormai da letteratura scientifica peer-rewieved (v. allegati) e confermati dai numerosi casi di effetti biologici e sanitari, anche gravi, evidenziatisi in Italia ed in Europa, si sono da tempo mobilitati contro l'aumento dei valori di attenzione innalzati arbitrariamente senza alcun fondamento scientifico da 6 a 15 V/m, si DEVONO MOBILITARE ora in tutte le sedi istituzionali e politiche contro questo ulteriore scempio dell'ambiente e della salute umana.Chiediamo ai Sindaci sensibili che hanno firmato ordinanze e delibere contro antenna selvaggia di fare fronte comune contro una norma chiaramente anticostituzionale!
CAMPAGNA 5X1000 SOSTIENICI FIRMANDO NELL'APPOSITO SPAZIO SUL MODULO 770 E UNICO
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Ai Ministri e Sottosegretari
Ai Parlamentari
Ai Presidenti delle Regioni
Ai Consiglieri Regionali
Oggetto: richiesta di mantenimento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici
artificiali a radiofrequenza (CEM/RF)
Gentilissimi,
A.P.P.L.E. Associazione Per la Prevenzione e Lotta all'Elettrosmog,
A.I.E. Associazione Italiana Elettrosensibili,
ISDE Associazione Medici Per l'Ambiente,
A.M.I.C.A. Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e Ambientale
e le Associazioni e Comitati che firmano in calce,
apprendono da articoli apparsi sulla stampa nazionale della volontà del governo di emanare
un decreto per aumentare i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici artificiali a radiofrequenza (CEM/RF).
Nel ricordare che più volte le scriventi, al fine di tutelare la salute pubblica, hanno inviato a tutti i
Parlamentari relazioni scientifiche corredate da relativa bibliografia sulla necessità di NON aumentare detti
limiti (lettera appello aprile 2021 e aprile 2022), desideriamo evidenziare quanto segue:
Le linee guida redatte da ICNIRP (International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection)
proteggono solo da effetti termici acuti che si manifestano per esposizioni brevi ed intense.
Siamo esposti 24/24 ore ad alti livelli di inquinamento elettromagnetico ambientale che provocano effetti
biologici non termici.
In Italia, il valore di attenzione di 6 V/m, calcolato come media nelle 24h, applicato per esposizioni
residenziali (più di 4 ore al giorno), permette l'insorgenza di effetti biologici non termici anche di grave
entità.
Tumori, malattie neurodegenerative, deficit di attenzione e memoria, elettrosensibilità, disturbi
cardiocircolatori, danni alla fertilità maschile e femminile, danni al DNA, sono alcuni degli effetti avversi
non-termici correlati all'esposizione ai campi elettromagnetici artificiali utilizzati dalla tecnologia wireless
[ICBE-EMF 2022; BioInitiative Report 2012-2023].
Tali effetti non seguono necessariamente un andamento lineare dose-risposta per quanto riguarda i vari
parametri fisici dell'esposizione, inclusa l'intensità. Piccoli aumenti d'intensità possono provocare risposte
avverse fortemente amplificate [BioInitiative Report 2012-2023; conclusioni 2012, punto N].
Si precisa che ICNIRP non è un'associazione a carattere scientifico ma una ONG creata nel 1992 con i fondi
dell'industria. Molti suoi membri hanno legami con l'industria militare, elettrica e delle telecomunicazioni,
che a loro volta dipendono dalle linee guida ICNIRP. Ciò determina un conflitto di interessi evidenziato da
numerosi ricercatori [Hardell 2017; Levis et al. 2012].
L'opinione di ICNIRP non rappresenta quella della maggioranza della comunità scientifica coinvolta nella
ricerca sugli effetti biologico-sanitari dei CEM [Hardell et al. 2020] e le review fornite da ICNIRP ai governi
sono scientificamente inesatte [Hardell & Carlberg 2020].
Le linee guida ICNIRP [2020], come quelle pubblicate in precedenza, presentano gravi limitazioni. L'enorme
mole di pubblicazioni scientifiche che evidenzia effetti biologici a livelli non termici, è stata ignorata. Ma
gli effetti non termici, come quelli termici, devono essere inclusi nella valutazione del rischio [EPRS/STOA
2021, p. IV]. Inoltre ICNIRP non prevede alcuna tutela per: bambini, donne incinte, adolescenti, malati,
soggetti elettrosensibili.
È opportuno precisare che in aprile 2019, in contrasto con l'opinione di ICNIRP (costituito da 13 membri), il
gruppo Advisory della IARC (costituito da 29 ricercatori) ha previsto - per il periodo 2020-2024 -, la
rivalutazione in "alta priorità" della classificazione delle radiazioni non ionizzanti (RF) già classificate nel
2011 come possibile cancerogeno per l'uomo (Gruppo 2B) [IARC 2011; IARC 2013] per inserirle
eventualmente nel gruppo 2A (probabile cancerogeno) se non nel Gruppo 1 (cancerogeno certo). Tale
indicazione si basa sulle nuove evidenze derivanti da test biologici e meccanicistici, cioè relativi ai
meccanismi d'azione delle radiofrequenze (RF) su cellule e tessuti animali e umani [IARC 2019].
Tra i meccanismi d'azione implicati negli effetti biologici non termici dei CEM artificiali, vi è la capacità di
indurre eccessiva attivazione dei Canali del Calcio Voltaggio Dipendenti (VGCCs) presenti nelle membrane
cellulari. Ciò determina un rapido innalzamento intracellulare degli ioni Ca2+ e avvio di sovrapproduzione di
radicali liberi, processi di perossidazione, stress ossidativo [Pall 2013], nonché riduzione significativa dei
sistemi di difesa antiossidanti [Kivrak et al. 2017].
Il ruolo dello stress ossidativo nell'insorgenza di un ampio spettro di patologie (incluse malattie
neurodegenerative e cardiovascolari, diabete e cancro) è ampiamente riconosciuto e largamente studiato
[Othman & Yabe 2015].
Al fine di tutelare la salute pubblica è quindi necessario adottare linee guida basate su criteri precauzionali
considerando i seguenti aspetti che influiscono nell'induzione di effetti biologi avversi:
– Durata dell'esposizione ai CEM
– Frequenza
– Intensità dei segnali che andrebbe espressa in termini di densità di potenza di picco (W/m2)
piuttosto che in termini di campo elettrico (V/m)
– Impulsività
– Polarizzazione
– Modulazione presente nei segnali [EUROPAEM 2016].
Due studi svedesi, riferiti a casi distinti, evidenziano che l'installazione di un'antenna 5G (3,5 GHz)
determina un drastico incremento dell'esposizione alle RF accompagnato da un altissima variabilità del
segnale (la variabilità è un fattore estremamente importante nell'induzione di effetti biologi avversi). A
causa della severità dei sintomi insorti in soggetti sani, sintomi riconducibili all'elettrosensibilità, le
persone coinvolte hanno dovuto lasciare i loro appartamenti. Eppure i livelli di CEM/RF registrati erano di
gran lunga inferiori a quelli ritenuti "sicuri" dalle linee guida ICNIRP che, come sostengono gli autori, non
tutelano la salute umana [Hardell & Nilsson 2023; Nilsson & Hardell 2023].
Un ulteriore studio, condotto su cavie esposte alla tecnologia 5G (frequenza 3,5 GHz, modulazione GSM)
evidenzia un incremento dell'incidenza di danni ai neuroni ed un aumento dello stress ossidativo nel
cervello. Tali effetti potrebbero favorire l'insorgenza di malattie degenerative come ad es, la demenza
[Bektas et al. 2022].
Aumentare la potenza e le frequenze delle Stazioni Radio Base (SRB) implica un aggravamento
dell'esposizione della popolazione ai CEM con conseguente incremento dei danni alla salute.
Gli studi sugli effetti avversi dei CEM emessi dalle SRB e condotti in diversi paesi sono numerosi. Citiamo ad
es. il lavoro di Rodrigues et al. [2021] in cui si registra, per esposizione ai CEM/RF emessi da una SRB, un
incremento dei tassi di mortalità per tutti i tipi di cancro [Rodrigues et al. 2021].
Una recente review, evidenzia come l'esposizione a Stazioni Radio Base (SRB) favorisce l'insorgenza di
elettrosensibilità, tumori, cambiamenti di parametri biochimici [Balmori 2022].
Un numero crescente di persone manifesta sintomi di elettrosensibilità (EHS), patologia correlata
all'aumento dell'inquinamento elettromagnetico ambientale [Johansson 2006; Hedendahl et al. 2015; Levis
et al. 2015; Havas 2019].
L'elettrosensibilità è una complessa reazione avversa multiorgano. Interessa il sistema nervoso centrale e
periferico, il sistema nervoso autonomo, l'apparato cardiovascolare, l'apparato tegumentario (cute e
annessi cutanei).
Si stima che il 3-5% della popolazione mondiale sia affetta da EHS [Belpomme & Irigaray 2020]. Tale dato è
destinato ad aumentare a causa della massiccia esposizione ai CEM artificiali, aggravata
dall'implementazione della rete 5G.
Nel 2009, il Parlamento Europeo ha invitato gli Stati membri a seguire l'esempio della Svezia e a
considerare disabili le persone affette da elettrosensibilità garantendo loro adeguata protezione e pari
opportunità [Parlamento Europeo 2009]. In seguito, l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, nella
Risoluzione 1815/2011, ha chiesto di prestare particolare attenzione alle persone elettrosensibili e di
introdurre speciali misure per proteggerle, inclusa la creazione di aree libere da onde, non coperte da reti
wireless [Consiglio d'Europa 2011].
Eppure a tutt'oggi l'elettrosensibilità, condizione patologica gravemente disabilitante e che spesso implica
isolamento sociale, perdita della propria abitazione, del lavoro, degli affetti, non è presa in adeguata
considerazione.
Si precisa infine che gli standard di protezione della salute umana dai CEM variano nel mondo. In molti Paesi
europei, come ad es. la Svizzera (5 V/m), i livelli di esposizione sono di gran lunga più cautelativi di quelli
proposti da ICNIRP che antepone gli interessi dell'industria alla tutela della salute pubblica.
Infatti, le linee guide ICNIRP 2020:
- non sono applicabili a esposizioni a lungo termine e di bassa intensità;
- si basano su informazioni obsolete;
- ignorano importanti studi sugli animali;
- ignorano la vasta mole di studi scientifici che evidenziano effetti biologici non termici;
- non prendono in considerazione le conclusioni di organizzazioni scientifiche come la IARC;
- non proteggono dalle radiazioni del 5G, sulle quali non vi sono adeguati studi in letteratura.
4
Per tali ragioni, non sono adeguate a tutelare la salute umana e tanto meno quella di bambini e soggetti
elettrosensibili [Lin 2023].
È dunque urgente prendere in seria considerazione i gravi rischi per la salute correlati ai campi
elettromagnetici artificiali adottando misure adeguate per ridurne l'esposizione. L'urgenza è massima per
tutelare i bambini e gli adolescenti nonché i soggetti elettrosensibili [Belpomme et al. 2018].
CHIEDIAMO pertanto:
– di mantenere i valori di attenzione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza attualmente in
vigore, 6V/m, adeguati alla tutela degli effetti termici ma non adeguati alla tutela degli effetti non termici
ampiamente evidenziati e riconosciuti dalla ricerca indipendente;
– di ripristinare tale valore come media nei 6 minuti (DPCM 8/7/2003) e non nell'arco delle 24 ore;
– di salvaguardare la salute di bambini, donne incinte, adolescenti, malati, soggetti elettrosensibili.
Restiamo in attesa di una Vostra cortese risposta, disponibili a fornire ulteriore documentazione e a
partecipare ad un incontro.
Con l'occasione porgiamo i nostri migliori saluti.
Padova, 28.05.2023
Dott. Arch. Laura Masiero, presidente A.P.P.L.E.
Dott. Roberto Romizi, presidente ISDE Italia
Dott. Paolo Orio, presidente A.I.E.
Dott.ssa Lucietta Chiafalà, presidente AMICA-Odv
Per contatti:
Dott. Arch. Laura Masiero Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dott. Roberto Romizi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dott. Paolo Orio Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dott.ssa Fabia Del Giudice Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Aderiscono:
A.I.S.A.S. Associazione Italiana Salute Ambiente Società
CODACONS - Lecce
CODICI - Lecce
DIRITTIAMOCI Associazione Follerau Italiana
ADICO Associazione Difesa Consumatori
DRIZZA LE ANTENNE Varese
E.B.T.I. Ente Bilaterale Terziario Italiano
COMITATO LECCE VIA CAVO
FEDIMPRESE
COMITATO STOP 5G Casale Monferrato
COMITATO PER IL BENE COMUNE
COMITATO SALUTE AMBIENTE Lecce e Provincia
GECO Genitori Consapevoli Basilicata
ASSOCIAZIONE COVA CONTRO Basilicata
COMITATO STOP 5G UDINE
COMITATO STOP 5G PORDENONE
NO AL CARBONE Brindisi
ASSOCIAZIONE ELETTROSMOG VOLTURINO
COMITATO STOP ELETTROSMOG TREVISO
INIZIATIVA STOP 5G Belluno
GRUPPO STOP 5G Emilia
STOP 5G Veneto
PECORA NERA Sanremo
COMITATO STOP 5G Bussana-Sanremo
COMITATO STRADA DEL BOSCO Coldiroli-Sanremo
GRUPPO STOP 5G Riviera dei fiori
COMITATO TECNOLOGIE SOSTENIBILI
GRUPPO STOP 5G Romagna
STOP 5G Italia
COMITATO BONMOSCHETTO-Sanremo
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La diffusione planetaria della tecnologia wireless ci espone incessantemente alle radiazioni emesse da smartphone, tablet, smart meter, dispositivi Wi-Fi, stazioni radio base. La legge stabilisce i limiti di esposizione, ma tali limiti tutelano davvero la nostra salute?
Da più parti assistiamo alla riproposizione del paradigma "No Risk", che ci tranquillizza ma non ci protegge, mentre nella nebbia dello Smart smog, destinata a farsi sempre più fitta, si aggira lo spettro di diverse patologie: malattie neurodegenerative, elettrosensibilità, insonnia, deficit di attenzione e memoria, calo della fertilità.
Numerosi organismi internazionali (come l’Agenzia Europea dell’Ambiente, il Parlamento Europeo e il Consiglio d’Europa) sottolineano l’urgente necessità di ridurre l’esposizione umana alle radiazioni wireless, considerando come categorie a rischio bambini, ragazzi, donne incinte e soggetti elettrosensibili.
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"L’Associazione è senza fini di lucro, è apartitica, è a carattere popolare ed ha lo scopo principale di
promuovere, attraverso l’azione dei suoi Soci, la tutela della salute e dell’integrità degli esseri viventi e
dell’ambiente dalle esposizioni ai campi elettrici, magnetici ed eletttromagnetici, statici o variabili, generati
artificialmente e da tutte le forme di inquinamento chimico, fisico, radioattivo e biologico." (Statuto, art. 6)
A.P.P.L.E.
C/o Arch. Laura Masiero
Via Roma, 20 25026 CONSELVE (PD)
Tel. 049 8750240 Fax. 049 8750240
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Aderiscono e sostengono l'iniziativa:
A.P.P.L.E. (Associazione Per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog)
A.M.I.C.A. – Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e Ambientale
ASSOCIAZIONE ITALIANA ELETTROSENSIBILI AIE
ISDE Associazione Italiana Medici per l'Ambiente
Stop Sperimentazione 5G
ADICO VENEZIA Associazione Difesa Consumatori
Stop 5G Veneto, Venezia, Brescia,Udine, Pordenone e Roveredo in Piano
Stop 5G Emilia
DIRITTIAMOCI Associazione Follarau Italiana Dirittiamoci
NO AL CARBONE Brindisi
FEDEIMPRESE Puglia
COMITATO NOLESE per la Difesa di Salute e Ambiente
CODICI Puglia
Movimento di Lotta per la Salute Giulio A. Maccacaro
Riprendiamoci il pianeta
3v Verità Libertà
Federazione Verdi Sicilia
Civico 49
CODAREM Comitato di Difesa dalle Radiazioni Elettromagnetiche
COMITATO LECCE VIA CAVO
ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO
UNITI in Val Noce per un futuro sano e sostenibile
ANIMAL LIBERATION ODV
Chiediamo a tutti i soci e simpatizzanti di sostenere l'iniziativa.
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I cittadini europei si uniscono per cambiare le regole sul 5G
Come firmare ?
Il sito ufficiale dell’iniziativa è
che rimanda alla pagina del sito dell’UE dove i cittadini possono firmare.
I cittadini italiani possono firmare tramite Spid oppure immettendo i dati del proprio documento di identità. I dati richiesti vengono utilizzati esclusivamente al fine di confermare l’identità dei firmatari, come da regolamento europeo. Sarà possibile firmare anche in modalità cartacea, scaricando il modulo firme reperibile in https://is.gd/Bw15p2 che va compilato ed inoltrato all’indirizzo italiano riportato nel modulo.
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Alla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati
Al Presidente della Camera Roberto Fico
A TUTTI Parlamentari
Oggetto: Richiesta di rigetto degli emendamenti presentati al DDL “Concorrenza” in tema di impianti di telecomunicazioni; mantenimento degli attuali limiti di esposizione ai campi elettromagnetici artificiali a radiofrequenza (CEM/RF), in previsione di una opportuna riduzione degli stessi.
Egregi Presidenti, Egregi Parlamentari,
in relazione agli emendamenti presentati al DDL “Concorrenza” (A.S. 2469) che, nell’ottica di semplificare ulteriormente le procedure di autorizzazione e installazione degli impianti di telefonia mobile, intendono operare di fatto un annullamento di ogni regolamentazione in materia in contrasto con i principi cardine della legislazione vigente in tema di protezione dei cittadini dall’esposizione ai campi elettromagnetici artificiali a radiofrequenze, le sottoscritte Associazioni, Comitati e Gruppi di Cittadini, ad un anno di distanza dall'Appello inviato a tutti Voi e di seguito allegato “richiesta di mantenimento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici artificiali a radiofrequenza (CEM/RF) e di opportuna riduzione degli stessi; sospensione del roll-out del 5G e dell’impiego di beam forming” chiedono con forza che le proposte di emendamenti rese note nell'ultimo periodo e di seguito specificate, vengano ritirate o dichiarate inammissibili in quanto non tutelano la salute dei cittadini, non permettono il controllo del territorio, comportano impatti significativi anche sul paesaggio.
Le proposte presentate infatti comporterebbero:
• l’innalzamento dei limiti di esposizione ai CEM/RF da 6 V/m a 61 V/m per quanto concerne il campo elettrico (ossia intermini di densità di potenza da 0,1 Watt/mq a 10 Watt/mq, cioè 100 volte di più!), senza alcuna giustificazione scientifico/sanitaria. Da quando è stato stabilito il limite italiano dei 6 volt/metro, quale valore di attenzione, è stata infatti prodotta un’ampia mole di studi scientifici ben condotti e non inficiati da conflitti d'interesse che dimostrano effetti biologici e sanitari avversi e veri e propri danni alla salute. Queste evidenze scientifiche dovrebbero semmai condurre i decisori politici ad una opportuna revisione dei limiti in senso più cautelativo rispetto agli esistenti a tutela dei più piccoli, dei fragili, dei feti, delle mamme in gravidanza, delle persone elettrosensibili/chimicosensibili e della salute di tutti i cittadini. Si fa notare che negli anni le normative approvate dal Parlamento hanno concesso alle Telco sempre maggiore libertà di azione, come ad es. con l'approvazione nel 2012 della misurazione dei livelli di campo elettromagnetico da confrontare con il livello di attenzione (6 V/m) non più come media su 6 minuti, ma come media sulle 24 ore, aumentando di fatto i livelli di esposizione; 1
• l’impossibilità per i Comuni di tentare di minimizzare l’esposizione della popolazione individuando aree maggiormente adatte alla implementazione degli impianti di telefonia mobile e I siti sensibili da proteggere, in palese contrasto con i principi cardine della Legge 22 febbraio 2001, n.36 (Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici);
• l’esclusione delle autorizzazioni paesaggistiche ed antisismiche, con la possibilità da un lato di ulteriori sfregi al paesaggio e ai ns. Centri storici e dall'altro ad omettere indagini ed autorizzazioni legate a criteri imprescindibili di sicurezza, autorizzazioni cui sono sottoposta tutte le costruzioni;
• l’obbligo di esproprio di proprietà private (anche quelle con impianti già esistenti) da parte dei comuni, con maggiore rischio di contrasti sociali;
• la cancellazione dei canoni di concessione: se un’area pubblica è concessa stata data ad un altro soggetto può essere occupata da impianti di telefonia mobile senza canoni;
• la completa disapplicazione della disciplina edilizia e urbanistica alle infrastrutture di comunicazione elettronica, già fortemente incentivate e facilitate dalle norme.
Per maggiore comprensione ecco una sintesi degli emendamenti presentati : emendamento 19.1 (presentato da parlamentari PD): in caso di contenzioso tra gestore e Comune per “dinieghi ingiustificati”, la procedura giuridica è semplificata (si ferma all’ordinanza cautelare) emendamenti dal 19.7 (presentato da parlamentari PD,Lega,Italia Viva): modifiche al nuovo Codice delle Comunicazioni tra cui:
1. equiparazione dei semplici pali a opere di telecomunicazioni
2. espropri di aree e immobili privati, anche quelli su cui sono già presenti impianti in funzione
3. esenzione per tutte le strutture dell'applicazione della disciplina urbanistica e edilizia del Comune
4. esclusione della documentazione radioelettrica per ottenimento del parere sanitario da parte di Arpa, con possibilità di scavalcare il parere delle Arpa,
5. impianti provvisori senza autorizzazione paesaggistica
6. nessun canone di occupazione di beni demaniali o in concessione emendamenti da 19.14 a 19.15 (presentati da parlamentari PD e Italia Viva): nessun certificato di collaudo che viene sostituito da una dichiarazione di regolare esecuzione del direttore dei lavori.
emendamenti da 19.16 a 19.17 (presentati da parlamentari PD e Italia Viva): esclusione del vincolo paesaggistico esteso anche per le installazioni in zone gravate da usi civici emendamenti da 19.18 a 19.20 (presentati da parlamentari PD, Lega, Italia Viva): le riconfigurazioni di impianti esistenti e gli impianti temporanei non sono rilevanti ai fini della pubblica incolumità; è quindi esclusa la necessità della relativa autorizzazione sismica emendamenti da 19.21 a 19.24 (presentati da parlamentari PD, Lega, Italia Viva): soppressione del criterio della minimizzazione tra gli strumenti a disposizione dei Comuni ed eliminazione del concetto di siti sensibili. emendamento 19.0.2 (presentato da parlamentare PD): abrogazione limiti italiani e adozione Raccomandazione Consiglio UE 12/7/1999: da 6 V/m a 61 V/m
Certi della Vostra volontà di agire per il bene del Paese , Vi chiediamo di rigettare con fermezza questi emendamenti, a garanzia della tutela del territorio e della della salute dei cittadini.
A.P.P.L.E Associazione Per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog
I.S.D.E. ITALIA Associazione Medici per l’Ambiente
A.I.E. Associazione Italiana Elettrosensibili
A.M.I.C.A. Associazione Malattie Intossicazione Cronica e Ambientale
insieme alle Associazioni, Comitati e Gruppi di Cittadini,
CODAREM Comitato di Difesa dalle Radiazioni Elettromagnetiche
FIMP Federazione Italiana Medici Pediatri Lecce
A.I.S.A.S. Associazione Italiana Salute Ambiente Società
CODICI - Puglia
DRIZZA LE ANTENNE - Varese
COMITATO LECCE VIA CAVO
FEDIMPRESE
MAMME NO PFAS
COMITATO STOP 5G Casale Monferrato
COMITATO PER IL BENE COMUNE
COMITATO SALUTE AMBIENTE Lecce e Provincia
DIRITTIAMOCI Associazione Follerau Italiana
E.B.T.I. Ente Bilaterale Terziario Italiano
ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO
GECO Genitori Consapevoli Basilicata
ASSOCIAZIONE COVA CONTRO Basilicata
COMITATO STOP 5G UDINE
COMITATO STOP 5G PORDENONE
NO AL CARBONE Brindisi
ASSOCIAZIONE ELETTROSMOG VOLTURINO
INIZIATIVA STOP 5G Belluno
GRUPPO STOP 5G Emilia
INFORMAGENITORI Villafranca Verona
STOP 5 G VENETO
tutti/e già firmatarie dell'APPELLO alle massime cariche dello Stato e ai Parlamentari inviata nell'aprile 2021, che di seguito alleghiamo per formirVI nuovamente un quadro il più possibile completo dal punto di vista dello stato dell'arte degli studi scientifici sugli effetti biologici e sanitari dei campi elettromagnetici, con NUTRITA BIBLIOGRAFIA.
SI VEDA IL TESTO DELL'APRILE 2021 Lettera aperta sui limiti di esposizione ai CEM
IN EVIDENZA:
Comunicato Stampa
(17 aprile 2021)
Al fine di tutelare la salute pubblica, l’Associazione Per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog (A.P.P.L.E.), l’Associazione Medici per l’Ambiente (I.S.D.E. Italia), l’Associazione Italiana Elettrosensibili (A.I.E.), l’Associazione Malattie Intossicazione Cronica e Ambientale (A.M.I.C.A.), insieme ad altre 25 associazioni e comitati, molto preoccupati per la decisione della IX commissione della Camera di aumentare i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza (CEM-RF), hanno inviato ieri 16 aprile, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, al presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico e al presidente del Consiglio Mario Draghi, un documento in cui si chiede di:
- mantenere invariati nell'immediato i limiti di esposizione della popolazione ai CEM/RF;
- ridurre nel breve periodo i livelli di esposizione ai CEM/RF poiché la popolazione è oggi esposta a valori che determinano effetti biologici non termici;
- riportare la misurazione su una media di 6 minuti, fondata sul dato biologico del tempo necessario a dissipare l'effetto termico, anziché sulla media del tutto arbitraria effettuata nelle 24 ore;
- sospendere, in base al Principio di Precauzione, l'implementazione del 5G o almeno l'impiego del beam forming, seguendo l’esempio della Svizzera.
Solide evidenze scientifiche, accolte anche da diversi pronunciamenti giuridici, sono alla base delle richieste delle associazioni.
In allegato il Comunicato Stampa e la Lettera contenente il documento corredato di ampia bibliografia.
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LA SCUOLA E' RICOMINCIATA!
RITENIAMO UTILE SOTTOPORVI E DIFFONDERE QUESTO DOCUMENTO PREPARATO A CURA DI FABIA DEL GIUDICE PER LE ASSOCIAZIONI A.P.P.L.E. ED AIE ELETTROSENSIBILI, AL FINE DI FAR CONOSCERE I RISCHI PER LA SALUTE DELL'ESPOSIZIONE ALLE TECNOLOGIE SENZA FILI DEI BIMBI E DEI RAGAZZI A SCUOLA E A CASA.
PER DIFENDERE LA LORO SALUTE DOBBIAMO PRETENDERE COLLEGAMENTI VIA CAVO E LIMITARE IN MODO CONSISTENTE LA LORO PERMANENZA DAVANTI AI DISPOSITIVI .
Documento: DANNI DA TECNOLOGIA WIRELESS A SCUOLA. PDF
A.P.P.L.E. CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI PER INIZIATIVE LEGALI URGENTI
L’Associazione Italiana Per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog, da anni impegnata nella tutela della salute dagli effetti dei campi elettromagnetici artificiali,
lancia una raccolta fondi al fine di intraprendere azioni di carattere legale contro l’imposizione delle reti 5G.
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REPLICA DELLE ASSOCIAZIONI A.P.P.L.E. e A.I.E.
all' "INFORMATIVA ANCI sulla TECNOLOGIA 5G" per i Sindaci
(l'informativa si può leggere sito Anci http://www.anci.it/wp-
Replica ad ANCI (PDF) e ISDE ANCI (PDF)
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Ecco la lettera che le Associazioni ISDE Italia, A.P.P.L.E., A.I.E. elettrosensibili e CODAREM stanno inviando a tutti i sindaci italiani per invitarli ad emanare ordinanze di blocco dell'implementazione della tecnologia 5g.
Stiamo completando gli invii nelle varie regioni, allegando documentazione ed informazioni. Quella allegata è la lettera inviata in Veneto, sottoscritta da numerosi comitati e associazioni locali.
Sono state moltissime le ordinanze emanate nelle ultime settimane. In Veneto ad es., alla data del 12 maggio, 33. In provincia di Lecce 38, nelle Marche negli ultimi giorni 27!. E molte se ne aggiungeranno.
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Per conoscere un po’ meglio cos'è il 5G e le motivazioni per cui chiediamo la moratoria, ecco alcuni utili documenti, corredati anche da bibliografia.
Ed un interessante commento del costituzionalista Prof. Carducci su "Costituzione e 5G
PROF. CARDUCCI: COSTITUZIONE E 5G (PDF)
VOLANTINO ISDE, APPLE E AIE (PDF)
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CONFINATI A CASA DOVE LAVORIAMO E STUDIAMO
STIAMO ATTENTI A NON SOVRACCARICARCI DI ONDE ELETTROMAGNETICHE
Un nuovo volantino con consigli per l'uso del cellulare firmato da numerose organizzazioni (A.P.P.L.E., A.I.E. Elettrosensibili, SIMA Società Italiana di Medicina Ambientale, SIPPS, Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, PHONEGATE ALERT, ENVIRONMENTAL HEALTH TRUST, ARTAC Association pour la Recherche Therapeutique Anti-Cancereuse,
ed INOLTRE qui sotto BUONI CONSIGLI PER QUESTO PERIODO CHE CI
COSTRINGE CONFINATI A CASA, PER NON INQUINARCI CON LE RADIAZIONI E NON AUMENTARE L'ESPOSIZIONE DI CHI DEVE LAVORARE O STUDIARE A CASA, IN PARTICOLARE I PIU' PICCOLI.
Il testo è stato preparato da Odille Nazart che ringrazio infinitamente.
Continua a leggere ...
Volantino: 7 consigli per un uso precauzionale del cellulare (PDF)
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Il quotidiano La Stampa (6 aprile 2020):
“L’opinione controcorrente. Il valore della salute e quello del profitto: 5G.”
di Benedetta Paravia
Visualizza (PDF)
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5G Che cos'è
Volantino informativo delle Associazioni ISDE, APPLE e AIE (PDF)
ROMEO VS INAIL:
LA CORTE D'APPELLO DI TORINO CONFERMA LA SENTENZA DI PRIMO GRADO: IL NEURINOMA ACUSTICO E' STATO CAUSATO DALL'ESPOSIZIONE AL CELLULARE PER LAVORO.
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Ordinanza Stop 5G del Comune di Bagnoli di Sopra
Un altro Comune dl Veneto, Bagnoli di Sopra (PD), ha scelto di bloccare la strada alle installazioni 5G. Il Sindaco, Dott. Roberto Milan, ha pubblicato in data 2 gennaio un ordinanza DI DIVIETO DI INSTALLAZIONE E DIFFUSIONE SUL TERRITORIO COMUNALE DI NUOVI IMPIANTI DI TELEFONIA MOBILE CON TECNOLOGIA 5G. Inoltre, nelle scorse settimane, ha proceduto ai lavori di cablaggio della rete della scuola elementare. Due buone scelte in nome del principio di Precauzione e della tutela della salute dei cittadini e dei più piccoli. Speriamo che molti altri seguano l'esempio.
- Ordinanza Stop 5G del Comune di Bagnoli di Sopra (PDF)
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5G Cominciamo da Torino
Informazione sugli accessi agli atti fatti dall’APPLE
APPLE pubblica in anteprima l’elenco dei 25 impianti con tecnologia 5G per cui è stata richiesta l’installazione al Comune di Torino.
- Elenco dei 25 impianti con tecnologia 5G (PDF)
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Mozione presentata in Parlamento il 7 ottobre 2019 dall’On. Sara Cunial:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=391069451571278&id=141820489829510
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Il 27 agosto 2019 il Consiglio di Stato ha deposito la sentenza n. 5887/2019 in tema di rischi per la salute da telefono cellulare.
- Consiglio di Stato sentenza n. 5887/2019 (PDF)
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Ieri 19 luglio è comparsa sul sito Ministero Salute e in TV la campagna informativa sull’uso cellulari che il Ministero dice di fare in ottemperanza alla sentenza TAR che abbiamo vinto in gennaio https://www.minambiente.it/comunicati/al-la-campagna-d-informazione-sull-uso-corretto-dei-cellulari.
La campagna non corrisponde a quanto sentenziato dal TAR in riferimento all’art. 12 legge 36/2001
Stiamo chiedendo a tutti di inviare una mail o pec al Ministero salute, come singoli cittadini o gruppi. Sul sito https://www.alleanzaitalianastop5g.it/ troverete notizie immediate.
La campagna non corrisponde alla sentenza:
non informa che possono esservi pericoli per la salute se il cellulare è usato in modo inadeguato in a causa dalle radiazioni elettromagnetiche come affermato invece dal TAR Lazio;
non pone l’attenzione della popolazione circa il rischio sanitario di tumori e gravi patologie per cui siamo ricorsi al TAR;
anzi mette in primo piano questioni come lo smaltimento, la come la guida di automobili a mani libere, certo si importanti ma fuori contesto visto che la necessità campagna si riferisce all’art. 12 della L. 36/02 sulla protezione della popolazione dall'inquinamento elettromagnetico;
è una campagna diseducativa perché lascia intendere che il dispositivo sia privo di rischi!!! arrivando a quasi santificare l'oggetto tecnologico ("non ti butterò mai") – pensiamo che effetto può avere sui minori che la sentenza TAR vuole tutelare espressamente!!
Noi abbiamo già inviato una pec intimando la sospensione della campagna che arriva a pochi giorni dalla sentenza del Consiglio di Stato al quale i Ministeri si sono appellati dopo aver perso al tar!!! Siamo pronti a ricorrere nuovamente. E’ un gioco a scacchi ma non molliamo.
Fate girare grazie. Guardiamo il sito e gli spot in TV e poi inondiamoli di e-mail!
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A.P.P.L.E. BATTE I MINISTERI
IMPORTANTE SENTENZA DEL TAR LAZIO
il comunicato stampa della'Associazione A.P.P.L.E. (PDF)
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